_ “Driiiin. Mi sono presentato, zaino in spalla, allo studio di Luca Giovagnoli. Fino ad allora mai visto di persona. Un artista che seguo su Instagram. Le sue opere mi piacciono, lui mi piace. Ho tirato fuori Leica, cavalletto, cavo e computer, così come una volta avrei tirato fuori il Banco, il cavalletto e la Polaroid.
Tutta roba necessaria quando il ritratto non è un’istantanea ma un progetto narrativo su una persona e su come vive il suo spazio. Arnold Newman docet. Abbiamo parlato, spostato quadri, ci siamo messi in ginocchio, fotografato – e filmato il tutto. Ne sono venute fuori due ore di lezione (e alcuni ritratti) alle quali abbiamo aggiunto – in dialogo con Michael Bertolasi – minuziose osservazioni su tutte le fasi della vicenda. Nelle mie lezioni raramente mi faccio vedere all’opera. Non vorrei mai far credere che le foto si fanno come le faccio io, ma questa volta, in mancanza di meglio, è andata così.
Credo che questa lezione, piena di gesti e di sfumature da cogliere e da riguardare, possa rappresentare un prezioso contributo non solo rispetto al tema del ritratto ambientato ma a pieno titolo essere un fondamentale capitolo de “L’avventura del ritratto”.
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